Ristrutturazione di un rustico: guida completa e costi

01/06/2021 - Scopri in questa guida definitiva tutto quello che devi sapere per ristrutturare un rustico. Vincoli, detrazioni fiscali reali, stili, opere indispensabili, prezzi e tutti i consigli dell'architetto a te dedicati.



Come ristrutturare un rustico: 5 errori da non commettere


Per rustico si intende un'abitazione, o un edificio, di carattere rurale, rustico appunto che può diventare una dimora di pregio grazie ad un'attenta ristrutturazione.

Sì, queste architetture sono oggi molto ambite e rappresentano parte del patrimonio artistico e culturale più autoctono del nostro paese. Pensa che proprio il termine "rus" deriva dal latino e significa campagna e ad oggi in Italia ci sono tantissimi esemplari e tipologie di caseggiati di questo tipo, che bene si prestano ad essere trasformati in abitazioni ma pure in b&b, alberghi diffusi o spa per fare qualche esempio concreto.


Ma quali errori non bisogna commettere nella ristrutturazione di un rustico? Leggi qui sotto quali sono i più comuni e come evitarli per godere così di un progetto, e poi di un edificio, realizzato in modo adeguato nel rispetto delle normative vigienti.

Navigare a vista, senza un progetto

Per ristrutturare un rustico è indispensabile un progetto attento, completo, che non tralasci alcun aspetto estetico e tecnologico del fabbricato. Non solo, è anche necessario tenere ben a mente il contesto nel quale si opera e cercare di integrare l'architettura al paesaggio, al costruito tutto attorno, senza snaturarne l'essenza.
Grazie ad un progetto, realizzato da un professionista, potrai anche avere chiara l'idea di come si trasformerà il rustico, capire i costi, prevedere eventuali rischi ed evitare, per quanto possibile, gli imprevisti. Il progetto di ristrutturazione completo è fondamentale prima dell'inizio dei lavori e altrettanto importante è la documentazione e il progetto per ottenere i permessi necessari.

Affidarti ad imprese inesperte

Diciamo subito che ogni professionista che opera nella ristrutturazione del tuo rustico dovrà essere all'altezza del compito. Meglio quindi partire in modo ottimale e affidare la progettazione ad un architetto specializzato, un esperto proprio di questo tipo di realizzazione.
In tal caso lo stesso si occuperà della ricerca di un'impresa edile adeguata e di artigiani abituati ad operare su fabbricati rustici dei quali conoscono tecniche costruttive, materiali e interventi necessari.
Se viceversa ti affidi ad imprese inesperte rischi che i lavori vengano realizzati non a regola d'arte, spesso con un significativo aggravio dei costi.
Scegli dunque di affidarti all'architetto che dispone di una nutrita rosa di collaboratori, ideali ad adempiere alla ristrutturazione di rustici più o meno di pregio.

Snaturarne l’essenza

È importante non cadere nell'errore di snaturare l’essenza, lo stile architettonico, il mood del rustico da ristrutturare. Certamente potrai rendere l'abitazione più vivibile, perfettamente in linea con le tue esigenze estetiche e pratiche, ma è sempre consigliabile non perderne l'essenza, questo è il termine più appropriato per farti comprendere il concetto.

Ci sono elementi distintivi delle case rustiche come ad esempio le pareti in mattoni o pietra, i solai ed i tetti in legno o pietra come nei trulli pugliesi, che non sono solo esteticamente e culturalmente importanti, ma hanno anche funzioni pratiche degne di essere conservate e mantenute anche ai giorni nostri.
Per ristrutturare un rustico vecchio e nuovo devono convivere in modo ineccepibile, congruo e in modo pacifico, per così dire.

Non valorizzare gli elementi originari

Appunto, come appena accennato è un grave errore non valorizzare gli elementi distintivi e più autentici, spesso autoctoni, dei rustici da ristrutturare.

Possiamo fare alcuni esempi:
  • l'intonaco dei dammusi di Pantelleria, tipicamente bianco, sarebbe sbagliato dipingerlo o non mantenerlo, come i loro tetti con dettagli arabeggianti;
  • il tetto dei trulli pugliesi, già citato, va mantenuto perché imposto dalle Belle Arti ma è anche un elemento distintivo di pregio e che garantisce un ottimo comfort termico interno al rustico;
  • la chiave di volta in sasso delle cascine lombarde, elemento decorativo tipico e anche altamente funzionale e pure le facciate con sassi e mattoni a vista.
Sono davvero moltissimi gli esempi che potremmo fare, e ovviamente un bravo architetto saprà dirti quali sono gli elementi autoctoni e caratteristici che è il caso di mantenere e di riportare al vecchio splendore.

Dimenticarti degli esterni

Ristrutturare un rustico vuol dire non tralasciare alcun dettaglio pratico e stilistico e le facciate di queste costruzioni sono molto importanti. A colpo d'occhio fanno subito comprendere il periodo storico della sua realizzazione e sono inimitabili, proprie di stili e di culture passate, fanno parte della storia della nostra architettura.
Come detto parliamo di intonaci, mattoni a vista, strutture particolari dalle forme vistose o meno, ma l'esterno dell’edificio non va mai trascurato, anche in termici tecnologici e funzionali.
Giardino e natura che ciconda il rustico sono un elemento che lo completa e che merita, in fase di ristrutturazione, altrettanta attenzione.

Gli stili per la ristrutturazione di un rustico


Come visto per ristrutturare un rustico al meglio è bene non perderne l'essenza, ma rispettare gli elementi distintivi e al contempo cercare di ottimizzare gli spazi indoor e outdoor mixando al meglio elementi antichi e tipici ad altri moderni e funzionali.
Si dovrà suddividere l'interno in stanze ed aree funzionali adeguate alle esigenze igieniche e pratiche per garantire un comfort ottimale.

In due parole un buon progetto di ristrutturazione deve garantire tutto questo senza dimenticare lo stile, l'estetica, il design.
Per esempio potrai tranquillamente realizzare una ristrutturazione che abbia un mood più classico, oppure più moderno a scelta.

Vediamo le due correnti più nel dettaglio e dai un'occhiata agli esempi di stile e interior design che ti ho dedicato.

Ristrutturazione in stile classico

Lo stile classico per ristrutturare un rustico implica il mantenimento, quasi totale, dello stile dello stesso immobile. Si cercherà quindi di migliorare il comfort e l'aspetto estetico, intervenendo soprattutto sugli interni garantendo uno stile che sia il più autoctono e originario possibile.

All'interno per esempio potrai:
  • mantenere i camini, anche se ampi o grezzi;
  • rispettare le ampiezze dei locali originari e realizzare aree funzionali magari adottando semplici divisori costituiti da mobili o pareti in vetro che rispettino però lo stile classico;
  • mantenere le travi a vista ed elementi decorativi quali mattoni e pietre a vista;
  • mantenere le colorazioni originarie degli intonaci;
  • mantenere i pavimenti originari cercando di riqualificarli, oppure inserirne di nuovi ma che ricordino quelli vecchi;
  • inserire arredi che possano essere della stessa epoca dello stabile rustico, magari anche rimodernando qualche pezzo d'epoca trovato sul posto.

Ristrutturazione in stile moderno

Per la ristrutturazione di un rustico, in chiave moderna, posso suggerirti di intervenire con più decisione, mixando con abilità dettagli contemporanei agli elementi originari.

Potrai per esempio:
  • unire già in facciata dettagli d'epoca come gli intonaci, con il loro mood originario, ad elementi nuovi come le tende da sole, i gazebo, le coperture dei terrazzi;
  • inserire nelle adiacenze della casa rustica arredi per outdoor fortemente moderni e dal mood minimale;
  • realizzare una piscina che sia contemporanea e dal mood all'avanguardia;
  • inserire all'interno del rustico mobili di design e opere d'arte moderna  in forte contrasto con l'aspetto retrò della casa;
  • utilizzare indoor uno stile di arredo moderno dalle forme essenziali e colori neutri che risultano poco invasivi rispetto alla struttura originaria restaurata;
  • non tralasciare la domotica e renderla parte integrante del tuo progetto di ristrutturazione del rustico.

Ristrutturare un rustico: come si fa?


Come si fa a ristrutturare un rustico? Sicuramente avari già capito meglio quali sono le procedure da attuare, quali variabili considerare e avrai ben inteso che tutto è bene sia gestito da un bravo architetto.
Di seguito troverai nel dettaglio alcuni step imprescindibili e necessari, praticamente quasi sempre, per portare a nuovo splendore un rustico, al di là del suo stato di conservazione, della sua tipologia e ubicazione.

Eliminare umidità, muffe e infiltrazioni

Eliminare muffe, infiltrazioni, perdite è importantissimo ai fini di una ristrutturazione ad hoc. Questo ti consente di ripristinare un livello igienico ottimale, preservare a lungo l'architettura rustica ed evitare macchie, incrostazioni, crepe e chiazze su pittura, intonaco, e travi di legno.
L’obiettivo principale è quello di restituire al rustico la sua piena funzionalità rispettando per quanto possibile l’esistente.
Uno degli aspetti più frequenti da affrontare è l'umidità di risalita dalle murature al piano terra che richiede spesso interventi radicali come l’iniezione di resine o l’utilizzo di intonaci risananti.
Un altro punto critico che, molto frequentemente, richiede un intervento è il manto di copertura che può risultare deteriorato e provocare infiltrazioni d’acqua.

Ripristinare e consolidare le murature

Ai fini strutturali e di sicurezza è molto, molto importante risanare e consolidare le murature esistenti.
L’esigenza di un consolidamento può sorgere dal degrado avanzato degli elementi che costituiscono la muratura, da fenomeni di fessurazione, o da più fattori contemporaneamente.
Per murature in pietra o mattoni si può procedere alla sostituzione delle parti ammalorate di muratura mediante la tecnica del “cuci e scuci” ovvero rimuovere pietre o mattoni ammalorati e sostituirli con pezzi nuovi.

Recuperare e rinforzare i solai

Anche i solai di legno vanno verificati ed eventualmente rinforzati, sia all’interno della parte abitativa che nella parte un tempo destinata ad uso agricolo.
Gli interventi di consolidamento dovranno essere realizzati da imprese e professionisti competenti.
Il recupero statico di un solaio si pone come obiettivo di restituire alla struttura resistenza adeguata agli attuali carichi e un efficace collegamento con le murature portanti.

Restaurare e consolidare la copertura

Nella ristrutturazione del rustico la copertura è sempre da rivedere, è importante non solo impermeabilizzarla, ma provvedere anche al ripristino di travi e sezioni portanti e identificare tegole ad hoc per il reintegro di quelle mancanti.
Quando si tratta ad esempio di coppi tipici è bene sostituirli con coppi di recupero che mantengono inalterato l’aspetto della copertura e, se non è possibile, acquistarne di nuovi dall’aspetto antico.
Nel caso di sassi autoctoni (ripristino delle chianche dei trulli) sarà il caso di farne realizzare ex novo su vecchio stile per non perdere l'essenza della stessa abitazione.
Nel caso di ristrutturazione radicale si dovrà inoltre procedere con l’isolamento termico e acustico della copertura mediante l’utilizzo di materiali isolanti.

Rifare gli intonaci e pulire mattoni e pietre

Come abbiamo visto per un ottimo lavoro di ristrutturazione di un rustico è necessario non trascurare la facciata e, possiamo aggiungere, anche lo stile della struttura che ne caratterizza la sua storia.
In particolare per fare un lavoro ineccepibile sarà necessario rivolgersi sempre ad un'impresa specializzata che utilizzi materiali adeguati (meglio se uguali a quelli originari) e tecniche ad hoc per pulire e riportare al vecchio splendore le facciate, i mattoni, le pietre aumentandone il pregio e la durata nel tempo.

Ripristinare le facciate

Come detto anche sopra, il ripristino delle facciate è molto importante nella ristrutturazione del tuo rustico. Al di là del mantenimento della sua essenza, nei limiti del realizzabile e del conservabile, è bene anche sottolineare che questa operazione apporterà vantaggi pratici e funzionali degni di nota: ad esempio eliminare infiltrazioni e le cause di possibili muffe, eliminare crepe e cedimenti strutturali, migliorare il comfort interno grazie alla realizzazione di un buon cappotto se compatibile con la tipologia di fabbricato.
Non meno importante è mantenere lo stile e gli elementi in facciata quali comignoli, ringhiere, serramenti, inferriate, porte e portoni di pregio.

Adeguare gli impianti tecnologici

Punto molto, molto importante è quello che riguarda l'adeguamento degli impianti di tipo tecnologico. È raro che un rustico abbia già impianti, come ad esempio quello elettrico o idrico, a norma e ben funzionanti, quindi sarà il caso di realizzarne ex novo.
La questione più delicata da affrontare è quella di inserire gli impianti nelle vecchie strutture nel modo meno invasivo possibile; ad esempio per evitare di realizzare tracce sui muri originari in pietra potrai realizzare delle rifodere interne dove poter far passare gli impianti.

Sostituire o recuperare porte e infissi

Abbiamo già accennato al recupero e alla sostituzione di porte e infissi nella ristrutturazione del tuo rustico. Questo step è importantissimo e servirà grande attenzione nel farlo e nelle scelte idonee al tipo di caseggiato.

In particolare andranno valutati:

• lo stile degli infissi, di porte, finestre e eventuali modanature, dettagli prettamente tipici di quel rustico e del periodo storico;
• i materiali utilizzati per la loro realizzazione originaria;
• i colori degli stessi.

Ci sono aziende in Italia specializzate nel recupero di elementi decorativi e funzionali quali porte, finestre, portoni, persiane, e anche staccionate, che sono in grado di riportarli al loro originario splendore. E ci sono anche realtà, artigianali o industriali, che realizzano ex novo elementi di questo tipo garantendoti un'allure molto vicino a quello originario del tuo rustico. L'architetto sarà in grado di contattare i migliori professionisti del settore e saprà anche comprendere quali infissi e finestre, porte e portoni, siano davvero autoctoni e originari del periodo di costruzione del rustico.

Sostituire o recuperare i pavimenti

Ora parliamo di un dettaglio, anch'esso fondamentale nella ristrutturazione, che riguarda l'indoor del tuo rustico: i pavimenti.

Questi, specie nelle case rustiche e rurali, rappresentando un grande segno distintivo e se si potrà ti suggeriamo di recuperarli.

Solitamente troverai pavimentazioni in cotto, oppure in ceramica o graniglia, tutti esemplari degni di nota che ben rappresenteranno il mood autentico dell'immobile. Se questi non saranno del tutto recuperabili puoi utilizzare gres ex novo o cotto che possa ricordare quello originario, oppure integrare le parti non recuperabili con la resina, materiale che evidenzia in maniera inequivocabile che quel tratto di pavimento è nuovo evidenziando differenzando la parte originaria da quella aggiunta.
Le pavimentazioni autentiche dei rustici riescono non solo a dare sempre la giusta atmosfera, ma possono aiutarti a trovare colori e stili adeguati per la progettazione degli interni del caseggiato, o delle singole stanze.

Sistemare gli esterni e il giardino

Nella ristrutturazione del tuo rustico sarà imprescindibile prendere in considerazione, nel progetto, anche l'esterno. Creare o ripristinare un vialetto d'ingresso, creare camminamenti, ideare anche un eventuale box qualora non ci fosse la predisposizione sono solo alcune delle proposte che l'architetto di esterni ti potrà fare.


Interessante potrà essere anche piantumare un manto erboso adeguato al clima, alberi e fiori autoctoni o che possano rendere l'outdoor piacevole a seconda del tuo gusto. Per farlo ti serviranno anche specifici arredi da giardino come poltroncine, tavoli, sdraio, arredo per la piscina, ecc.
Nei rustici era spesso presente un pozzo e, se esistente, potresti pensare di restaurarlo o di dargli nuova vita facendolo diventare una fontana.

Se l'appezzamento poi è particolarmente ampio sarà interessante individuare aree funzionali quali per esempio:

  • l'area relax con o senza piscina e/o solarium;
  • il boschetto;
  • il laghetto;
  • l'area pranzo con forno o barbecue annesso;
  • l'area box, ecc.


Arredare gli interni

Ristrutturare un rustico significa anche progettare adeguatamente l'interno dello stesso caseggiato.

Come visto potrai propendere per un restauro indoor più moderno o più classico, ma in generale sarà bene studiare nel dettaglio ogni elemento con il tuo architetto. Interessante sarà l'assetto interno, cioè la distribuzione delle stanze, il recupero e la scelta dei rivestimenti ad hoc e anche la scelta degli arredi e dei complementi.
Indubbiamente un rustico trasmetterà già di per sé, per la sua natura architettonica e i materiali usati, un gran calore, un senso di famigliarità innegabile. Sarà facile quindi potervi inserire anche stili d'arredo magari più asettici come il contemporaneo declinato in una o massimo due nuance neutre come il bianco.
Le soluzioni sono praticamente infinite e l'architetto troverà per te soluzioni che nemmeno avresti pensato potessero esistere.

Approfondisci l'argomendo leggendo mio post su come arredare una casa in campagna.


Quanto costa ristrutturare un rustico?


Quanto costa ristrutturare un rustico? Non è possibile fare delle stime generiche, ma sappi che il tuo architetto saprà farti un prospetto di spesa dettagliato e riuscirà anche a venire incontro al tuo budget.

In linea di massima il costo di ristrutturazione di un rustico è di € 1500 al metro quadro se necessita di un intervento completo. Se diversamente non sono previste opere strutturali e interventi sostanziali ci si può attestare su un costo di € 1000 al metro quadro.

Grazie agli incentivi oggi in vigore, potrai risparmiare considerevolmente e realizzare interventi mirati, adeguati e di pregio.
Per stabilire un prezzo finale sarà anche opportuni basarsi non solo sul tipo di interventi da fare, ma anche sullo stato attuale dell'immobile rustico e sull'ubicazione dello stesso.

Cosa prevede e quanto costa il progetto

Anche il progetto e gli interventi in sé, nella ristrutturazione di un rustico, sono molto variabili. Io consiglio sempre un progetto completo che non tralasci nulla così da avere un lavoro chiavi in mano definitivo e ottimale.

Il progetto di ristrutturazione comprenderà:

  1. rilievi e sopralluoghi;
  2. progettazione della ristrutturazione in ogni suo dettaglio;
  3. studio degli interni;
  4. progetto degli esterni e del verde;
  5. progetto delle facciate;
  6. render foto-realistici che ti mostreranno il risultato finale, outdoor e indoor, in anteprima;
  7. progettazione degli impianti, come quello termico ed elettrico;
  8. gestione pratiche burocratiche, edilizie, ecc..

Queste voci possono variare anche sostanzialmente, e pure il costo architetto che si aggira indicativamente intorno  5% dell'importo delle opere da realizzare.
La cosa migliore da fare è sempre farsi fare un preventivo dettagliato e cercare di sottolineare sempre prima a quanto ammonta, a grandi linee, il tuo budget di spesa totale.

Posso avere un rustico con piscina?


Certo che sì, il rustico ristrutturato quasi sempre, nel limite del possibile, ha anche una piscina. Questo succede perché solitamente il rustico ha anche un discreto appezzamento di terreno annesso e per sfruttare al massimo l'outdoor, almeno nelle belle stagioni, la piscina è la scelta migliore, se desiderata ovviamente.

In molti casi i fabbricati rustiti sorgono in contesti paesaggistici di un certo pregio che sono protetti da Soprintendenza per i beni artistici ed ambientali. Per realizzare la piscina dovrai dunque chiedere l'autorizzazione al Comune e alla Soprintendenza competente che non sempre accoglierà la domanda.

Risulta dunque obbligatorio, oltre che vivamente consigliato, rivolgersi ad un professionista abilitato in grado di occuparsi della presentazione del progetto piscina.


La piscina è considerata un elemento che darà maggiore pregio all'intera proprietà soprattutto se ben integrata al contesto naturalistico. Puoi decidere di realizzare una cucina tradizionale, magari a sfioro, o convertire una vecchia fontana o un laghetto in bio piscina, uno specchio d'acqua balneabile che, grazie a particolari piante e conformazione, si pulisce e si mantiene salubre quasi totalmente in autonomia.

Vincoli paesaggistici


Ebbene sì, molti rustici da ristrutturare sono soggetti a vincoli paesaggistici. Significa che non potrai effettuare opere che vadano a snaturarne l'essenza, o determinati tratti autoctoni e dovrai rispettare specifiche normative.
Il più delle volte l’intervento ristrutturazione dovrà rispettare le peculiarità del fabbricato come il tetto a due falde con manto in coppi per i casali e le cascine, il tetto in pietra e l’intonaco bianco per i già citati trulli.

Di fondamentale importanza è affidarsi ad un architetto preparato che potrà svolgere ogni incombenza per tuo conto. Insieme dovrete solo decidere ad esempio i colori suggeriti dalla Soprintendenza, ma per quanto riguarda la presentazione di pratiche, di permessi non ti dovrai preoccupare, farà tutto il progettista.


Ristrutturazione rustico: detrazioni fiscali


Sicuramente avari già sentito parlare di bonus ristrutturazione, bonus energetico, bonus sismico, ecc.

Si tratta di agevolazioni fiscali che lo stato concede ai cittadini, per incentivare la ristrutturazione di vecchi fabbricati per renderli più sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico e simico.

Anche gli edifici rustici, oggetto di ristrutturazione, rientrano tra i fabbricati che possono usufruire di detrazioni fiscali e agevolazioni.
Ovviamente per godere di questi bonus bisognerà rientrare nei requisiti fissati e presentare tutta la documentazione come richiesto: il tuo architetto potrà occuparsi per te anche di tutto questo e a te non resterà che godere del risultato finale della tua ristrutturazione del rustico. Di seguito le principali agevolazioni utilizzabili:

Bonus Ristrutturazioni

Prevede la detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie per le spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro.
 

Ecobonus

Prevede la detrazione del 65% per lavori di efficientamento energetico con un massimale di spesa di 98.000 euro. 
La novità relativa  all’Ecobonus, consiste nella detrazione fiscale del 110% introdotta dal decreto Rilancio della quale avrai sicuramente sentito parlare.
Se non ti è possibile rientrare nei requisiti richiesti per il 110% potrai comunque usufruire delle agevolazioni del 65% sopra menzionate.
 

Sisma Bonus

Prevede la detrazione fino all’85% per lavori di messa in sicurezza degli immobili per spese fino ad un massimo di 96.000 euro.
Anche in questo caso esiste la possibilità di utilizzare il bonus 110%  se il tuo immobile rientra nei requisiti richiesti.
 

Bonus Verde

Prevede la detrazione fino all’36% per lavori di sistemazione del verde, pozzi, impianti di irrigazione immobili per spese fino ad un massimo di 5.000 euro.
 

Bonus Mobili

Può essere utilizzato contestualmente ad un intervento di ristrutturazione e  prevede la detrazione fino all’50% per l’acquisto di mobili e grandi elettromestici che abbiano classe energetica pari o superiore alla A+ per spese fino ad un massimo di 16.000 euro.
 
Se il tuo reddito non ti consente di sfruttare le detrazioni perché hai una bassa “capienza fiscale”(ovvero le tasse che devi pagare non compensano quanto hai diritto a detrarre) puoi avvalerti dello sconto in fattura che ti consente di avere uno sconto immediato. 
 
Per maggiori dettagli puoi leggere la guida ristrutturazioni dell'agenzia delle entrate o chiedi maggiori informazioni al tuo architetto in quanto questi bonus e agevolazioni fiscali cambiano di continuo presentando ogni anno varianti e modifiche.

Acquistare un rustico da ristrutturare

 
Nel Bel paese hai la possibilità di trovare rustici da ristrutturare di grande fascino. Questa tipologia di immobile è infatti caratteristica del nostro paese, e si diversificano a seconda della regione.

Se stai pensando di acquistare un rustico, come prima o seconda casa, valuta con attenzione le tue esigenze attuali e future ed individua così la soluzione che meglio ti si addice.

I primi due fattori da valutare sono il budget a disposizione e le dimensioni che varieranno a seconda che tu debba abitare la casa stabilmente, o solamente per brevi periodi di relax e vacanza.
Molto importante è poi definire il contesto nel quale desideri sia inserito il rustico; potrà infatti essere totalmente isolato ed immerso nella natura incontaminata o essere ubicato in prossimità di altre case o in un piccolo borgo.
Il rustico che intendi comprare lo abiterai assieme alla tua famiglia o pensi di realizzarci una struttura alberghiera o un bed and breakfast?
In quest’ultimo caso valuta con attenzione la facilità di percorrenza della strada che conduce al fondo rustico e la distanza dai principali servizi e dal centro abitato.

Prima di acquistare un rustico da ristrutturare, indipendentemente dall’uso che intendi farne, valuta con attenzione questi cinque punti:
  1. il costo per la ristrutturazione del fabbricato, per la sistemazione delle aree esterne e dell’arredo interno;
  2. la facilità di accesso, al cantiere prima e poi all'abitazione ristrutturata;
  3. la possibilità di allaccio a corrente, gas, acqua e fognatura;
  4. la presenza di vincoli architettonici ed ambientali e la possibilità di realizzare una piscina;
  5. informati sulle normative e sull'eventuale presenza di vincoli.
Di seguito ti racconto le principali tipologie e caratteristiche dei fabbricati rustici presenti sul  territorio italiano.
 

Tipologie e caratteristiche dei fabbricati rurali

 
Quali sono le tipologie dei fabbricati rurali italiani? Ce ne sono tante e ogni costruzione autoctona parla del nostro passato. Queste abitazioni sono oggi molto ambite e considerate di gran pregio, ideali da ristrutturare e abitare o da trasformare in alberghi e/o b&b. Scopriamole insieme.

Casa colonica

La casa colonica era abitata da una famiglia, non proprietari, che coltivava le terre adiacenti e si tratta di realtà in uso fino a pochi decenni fa. La casa colonica aveva in particolare:

  • tinteggiatura nelle palette del rosso, con riquadro sulla facciata che identificava il nome del proprietario;
  • pianta rettangolare;
  • struttura a due piani realizzata in pietra o muratura;
  • gronde e tettoie, con minima sporgenza;
  • assenza di grondaie, quando presenti venivano utilizzate per poter convogliare l'acqua piovana e riutilizzarla per le colture, ecc.;
  • tetto a due falde con tegole a file alternate, concave e convesse;
  • bagno ubicato all'esterno del caseggiato, indipendente;
  • architravi, porte e finestre in legno o mattoni;
  • solai e copertura in legno;
  • chiave di volta degli archi in pietra.
Scopri come restaurare una casa colonica nel migliore dei modi. 

Esempio di casa colonica con tetto a quattro falde.

Cascina

La cascina è una tipologia di fabbricato rurale tipico soprattutto della Pianura Lombarda e a tratti di alcune zone toscane ed emiliane. Le sue peculiarità comprendono:

• pianta quadrangolare;
• presenza di terreno che circonda la dimora, che un tempo era coltivato;
• presenza di stalla, pollaio, fienile, granaio, anche mulino in taluni casi, caseificio e forno;
• le stanze dei proprietari o mezzadri, le camere da letto, sono al piano superiore per lo più;
• la cucina/soggiorno con camino è al piano terra;
• sono presenti anche pozzi e/o fontane;
• presenza del cortile o aia;
• pareti con mattoni e pietre a vista, o intonacate di chiaro;
• tetti spioventi con coppi di copertura intersecantisi;
• avevano travi in legno e spesso vespaio in paglia e bambù o legno.

Tipica cascina lombarda.

Barchessa

La barchessa è un fabbricato rurale di origini venete; era l'area porticata che accostava la dimora patronale e raccoglieva per lo più le aree adibite al lavoro. In generale la barchessa era caratterizzata da:

• struttura porticata continua con arcate a tutto sesto;
• stanze dei contadini, cucina, camere da letto, ma anche da laboratori, stalle, forni, ecc.;
• tetto spiovente con coppi;
• intonaco chiaro, pavimenti in pietra o cotto;
• travi in legno.

Scopri la ristrutturazione di barchesse immerse nella campagna veneta.

Esempio di barchessa veneta contigua all'abitazione.


Casale

Il casale è un'abitazione rurale tipica della zona emiliana e toscana; è però una vera abitazione e non una fattoria dove esistono anche le stanze domestiche. Le sue caratteristiche sono:

• mancanza di recinzione, o fortificazioni protettive;
• torre di avvistamento, non sempre presente;
• presenza di più edifici;
• ubicazione isolata in campagna;
• struttura in pietra o mattoni autoctoni;
• travi in legno;
• presenza di giardini, fontane, pozzi, piscine, laghetti.

Casale Toscano con pareti in mattoni a vista e pietra.

Maso

Il maso è la dimora rustica tipica del Trentino Alto Adige; il termine maso significa proprio casa e si riferiva a realtà contadine/rurali, un insieme di masi era solitamente di una sola famiglia che li dava in gestione a mezzadri. Le loro carrieristiche comprendevano:

• piano terra costruito in pietra e intonacato di bianco;
• piano superiore in legno con balconi coperti e tetto spiovente;
• fienile, solitamente posto al piano superiore, sopra la stalla, se l'edifico è unico;
• stalla;
• locale cucina dove si preparavano anche i formaggi;
• stanze da letto al piano superiore;
• stube nell'area centrale dell'abitazione, un soggiorno possiamo dire, dove vi si riuniva il nucleo famigliare;
• stufa caratteristica in cotto o ceramica di fregio artigianale locale, posta al centro della stube;
• il materiale costruttivo principale era il legno.

Maso di particolare pregio da ristrutturare.

Stazzo

Lo stazzo, originariamente costruzione rurale sarda, è anche presente in Corsica e in minima parte e con qualche differenza in Abruzzo. Era l'abitazione contadina che fungeva anche da stalla e laboratorio artigiano, con:

• pianta rettangolare o quadrata;
• perimetro in pietra o granito in blocchi a secco;
• suddivisione interna di massimo due aree;
• magazzino e forno esterno;
• un solo piano terra.

Stazzo di medie dimensioni ubicato nell'entroterra sardo.

Trullo

Il trullo è un fabbricato rurale pugliese; quelli di Alberobello sono anche Patrimonio UNESCU dal 1996. Le loro caratteristiche sono:

• struttura realizzata con pietre, calce, con materiali autoctoni della zona;
• rivestimento con intonaco chiaro, bianco;
• tetto conico inclinato a 45° coperto da chiancarelle, pietre tipiche;
• pianta circolare o quadrata, spesso più strutture venivano unite all'altezza anche del tetto con intonaco bianco;
• camini alti;
• simboli stilizzati sul tetto che identificavano il proprietario.

Esempio di Trullo ristrutturato.

Dammuso

Infine, tra le tipologie di fabbricati rurali nazionali, anche il dammuso, casa tipica di Pantelleria. Molti sono ancora presenti e molto ben conservati e hanno:

• struttura in pietra lavica a secco;
• copertura e alcuni dettagli intonacati chiari, in calce;
• tetto a volta e tratti arabeggianti;
• conformazione che ricorda sia la cisterna che il cumulo siculo;
• pianta quadrangolare;
• elementi decorativi interni tipici come le nicchie alle pareti dette casene e la tettoia in legno detta pinnata.

Dammuso da ristrutturare sull'isola di Pantelleria.

Esempio di ristrutturazione rustico


Sulle colline Padovane è stata da me eseguita la ristrutturazione di un rustico, risalente ai primi del ‘900, eseguita all’insegna della semplicità e della tradizione  campestre.


L'edificio, costruito e modificato in epoche differenti, si presentava in discreto stato di conservazione per quanto concerne la parte esterna; gli interni necessitavano invece di lavori strutturali ed impiantistici. Si è proceduti al consolidamento dei solai che risultavano sottodimensionati, alla realizzazione di rifodere perimetrali per l'isolamento delle pareti, alla verifica e consolidamento delle travi della copertura.

In questo intervento di ristrutturazione, alle questioni di carattere strutturale si è aggiunta la necessità di ricavare nuovi servizi igienici, la centrale termica, l'integrazione e l'adeguamento degli impianti e l’isolamento termico dell’edificio.
Si è eseguito un attento lavoro di recupero di tutti gli elementi originari del casale, manomesso negli anni passati, restituendo e valorizzando  i suoi caratteri originari; si sono impiegati materiali locali ed elementi recuperati.

La distribuzione del casale ha conservato lo spirito della costruzione originale: zona giorno e i servizi si trovano al piano inferiore, mentre le camere da letto con relativo servizio igienico sono distribuite al piano superiore.



Caratteristiche del progetto ristrutturazione rustico

Il committente desiderava una casa in stile rustico circondata dalla natura, dove poter trascorrere lunghi  fine settimana in completo relax e dove poter ricevere gli amici e la numerosa famiglia.

Di seguito i principali obiettivi del progetto di ristrutturazione:

  • recupero di tutti gli elementi originari del rustico in pietra, manomesso  negli anni passati;
  • valorizzazione del carattere rurale;
  • utilizzo di materiali locali ed elementi recuperati;
  • riqualificazione degli interni del rustico attraverso un processo di arredamento, volto alla conservazione della suggestione agreste;
  • utilizzo mirato della luce, che legata ai colori caldi delle pareti crea indescrivibili suggestioni.

La distribuzione degli spazi del rustico ha conservato lo spirito della costruzione originale: zona giorno e conviviale al piano inferiore, mentre il reparto notte si sviluppa nel piano superiore.

Nella ristrutturazione degli interni del rustico, tutti i mobili, rovinati e anonimi, presenti nel casale sono stati utilizzati per arredare gli spazi, prima però sono stati sottoposti ad un’attività di restauro, che li ha trasformati in pezzi unici dal peculiare fascino caratteristico che bene si adatta ad un ambiente in stile rustico.
La cucina in muratura, realizzata su disegno dell'architetto, si caratterizza per l'intramontabile fascino delle cose di un tempo fatte artigianalmente con materiali semplici ma ricercati.



Il giardino avvolge il rustico ed è decorato con piante da fiore, da frutto e altri  sempre verdi. Anche per gli esterni si è applicato il criterio volto a conservare l’aspetto originale per favorire un’integrazione armonica con natura.
Si è inoltre realizzata una piscina che bene si armonizza all'architettura della casa e al contesto in cui è inserita. 


Carenti di steccati, i confini si percepiscono appena, indicati semplicemente da cespugli autoctoni, il cui fine, piuttosto che delimitare la tenuta, è conferire una certa intimità.

Nella ristrutturazione del rustico, la distribuzione è rimasta pressoché invariata anche se da una sala, utilizzata in precedenza come magazzino si è ricavata una cantina molto suggestiva e dal disimpegno che collega i due piani si è ottenuto una sorta di studio.

Vedi il progetto completo di ristrutturazione del rustico >>


Ristrutturazione rustico prima e dopo

Di seguito alcune immagine degli interni ed esterni del rustico ristrutturato che mostrano il prima e dopo l'intervento eseguito dal mio studio di Architettura che ne ha curato il progetto e la Direzione dei Lavori.


 



 

Filippo Coltro
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.
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