Sul camino, a fianco di una vecchia locandina, l'opera "Venere dei coltelli" di Fernandez Arman.
Sopra il tavolo da farmacia dei primi del '900 pende la lampada Johnny B. Good di Ingo Maurer.
Sulla credenza, accanto alla storica TV di Brionvega, quadro di Mario Schifano e vaso di Fornasetti.
A parete composizione di cornici in gesso con inserimento di alcuni antichi specchi.
Frigorifero anni ’50 di Smeg. Lampade a parete “Teti” di Artemide.
Mobili cucina free standing con piano da lavoro in acciaio; pareti in resina color verde.
Il committente voleva una casa, da utilizzare come pied à terre nei suoi soggiorni a Padova, che doveva essere originale, suggestiva ed emozionante, fuori dagli schemi delle case “tradizionali” troppo scontate e banali per il suo gusto cosmopolita.
Sul tavolino di Gae Aulenti, una scultura in bronza di Rabarama. A parete opera di Pierluigi de Lutti.
Sopra il divano degli anni 70, un dipinto di fine ‘800 rappresentante il Cristo deposto.
Nell’ingresso, la scala in resina color glicine è l’assoluta protagonista della casa.
Il colore nero dei mattoni esalta gli oggetti di antiquariato presenti nell'ingresso.
Nel bagno, a righe bianche e nere, specchi di recupero con cornice dorata.
Nella doccia, sulla parete di fondo, un viola vivace ricopre i mattoni a vista.
Nella camera letto Vendome di Twils; a terra opera di Filippo Manfroni.
Il guardaroba occupa il piano seminterrato: pavimento in cemento, soffitto con volterrane.
Nell’ingresso, completamente nero, la scala in resina color glicine è l’assoluta protagonista della casa
L'elegante facciata restaurata; a destra dell’ingresso pianta di glicine che anticipa il colore della scala.
Il gioco di colore bianco e nero del bagno prosegue anche all’esterno.
Un segno importante, come è nel gusto del padrone di casa, è affidato all’arte, una presenza che nelle precise scelte stilistiche contribuisce a scrivere suggestioni, spunti ed evanescenze degli anni ’30.