, tanto da poter essere utilizzata anche per conversazione o lettura.
Questa si caratterizza per una struttura in legno all'apparenza sinuosa ma estremamente robusta dalla forma ad x, ripresa peraltro sullo schienale. Tale disegno, nonostante l'età, la rende estremamente attuale.
che, essendo differenziato per zone, rende l'uso della poltrona particolarmente piacevole, data la sua morbidezza avvolgente.
invece è utilizzato il poliuretano schiumato. Sebbene la poltrona venga ormai prodotta in molti colori, rimane
Poltrona Fiorenza: colori e dimensioni
Il prodotto sul mercato è disponibile in diversi colori ma senza dubbio
quelli storici e quelli più apprezzati sono il bianco e il rosso intenso.
Per la struttura in legno è possibile anche scegliere il laccato nero, che dona particolare sobrietà ed eleganza ad un prodotto già di per se eccezionale.
Le dimensioni della poltrona sono 103 cm di altezza, 73 cm di larghezza e 92 cm di profondità.
In quale ambiente inserire la Poltrona Fiorenza
Pensiamo ad esempio alla Poltrona Fiorenza, questa può benissimo diventare protagonista di un living eclettico all'interno di un
open space, ma anche elemento distintivo in un ufficio minimale.
E potrebbe anche stare bene in un soggiorno arredato con lo stile nordico, riesci ad immaginare il contesto?
La Poltrona Fiorenza cambia allure grazie soprattutto ai
colori dei tessuti e all'essenza lignea della struttura, ma altri poggetti come ad esempio il prototipo della Libreria Veliero, riesce ad essere versatile pur mantenendo la sua essenza.
Le linee geometriche pulite, ma non sempre scontate anzi, la pulizia dei contorni, il grande impatto scenico di ogni prodotto di design firmato Franco Albini è sinonimo di classe, modernità, stile avveniristico.
E come tale è anche
iconico e sempre attuale, perfetto per i contesti più vari.
Anche se le sedute, le librerie, le testiere del letto sembrano apparentemente semplici ogni dettaglio è stato studiato nel dettaglio e come estrema minuzia.
La forma incontra i materiali, gli stessi si plasmano per abbracciare il progetto di Franco Albini e ancora oggi quasi non si riesce a comprendere fino in fondo la complessità di alcuni progetti.
Questo per l'impatto deciso e precisissimo, pulito della geometria dello stesso oggetto in questione.
Albini è uno dei designer più importanti della nostra cultura e il suo estro vive ancora nelle dimore più belle del mondo.
Il designer della poltrona Fiorenza: Franco Albini
Franco Albini è l'ideatore della Poltrona Fiorenza, uno dei maggiori esponenti dell'architettura del XX secolo.
Oltre a brillante e rigoroso progettista, Albini è stato anche un accademico, un designer e un urbanista e ha aderito al Razionalismo Italiano, corrente architettonica degli anni '20 e '30.
Questo movimento perdurò con i suoi dettami dediti alla funzionalità e alle geometrie perfette fino agli anni '60.
Si basavano prepotentemente sulla staticità, la mastodonticità, l'austerità delle opere romaniche e del De Architectura di Vitruvio, senza tralasciare i dettami di Leon Battista Alberti.
Sono molte le
opere degne di nota frutto dell'estro e della maestria di Franco Albini, a livello architettonico annoveriamo:
- la Rinascente di Roma;
- il negozio Olivetti a Parigi;
- la Villa Olivetti ad Ivrea;
- il Quartiere INA-Casa- INCIS a Vialba, Milano;
- la Club House del Tennis Club Valletta Cambiaso, ex circolo dopo-lavoro di Shell, a Genova;
- l'edificio per gli uffici dell'INA a Parma;
- le Terme Luigi Zoja a Salsomaggiore.
Franco Albini si è distinto anche nel design internazionale e non solo in quelle italiano.
Oltre alla Poltrona Fiorenza citiamo:
- l'allestimento e la segnaletica della Metropolitana Linea M1 di Milano;
- le testiere ad edizione limitata dei letti in ottone Eclisse e Miraggio, poi realizzate da Luciano Frigerio dell'omonima Frigerio di Desio;
- la libreria in tensostruttura Veliero, progetto sperimentale;
- la Poltrona Margherita, con pouf pendant.
Franco Albini è considerato un innovatore nel design italiano, si è affermato soprattutto per la realizzazione di diverse sedie e poltrone e ha consacrato l'utilizzo della gommapiuma.
Con questo materiale aveva infatti creato innumerevoli progetti, quasi tutti esposti alla Triennale di Milano man mano che venivano alla luce.
Ad Albini si attribuisce anche il volume La Gommapiuma Pirelli alla VI Triennale edito nel 1936, dove decantava e spiegava i vari utilizzi della stessa materia prima per le imbottiture.
Il
design di Franco Albini è tutt'oggi molto, molto attuale.
Prerogativa delle sue creazioni era l'essenzialità della forma, delle strutture.
Tutti i suoi lavori, anche quelli architettonici, sono l'esempio principe del
progetto a servizio dell'uomo, della comunità, del fruitore, ma senza rinunciare al bello, all'estetica.
I suoi prodotti di design sono di impatto ma al contempo evergreen e facili da integrare in contesti arredati nei mood più diversi.