Pavimenti in legno: essenze, caratteristiche e schemi di posa
08/08/2022 -
I pavimenti in legno, parquet in primis, sono scenografici, belli e senza tempo. Si tratta di soluzioni perfette praticamente per tutti gli stili d'arredo e per qualsiasi tipologia di architettura, ma quali sono le loro peculiarità, come sceglierli?
Prima di individuare il pavimento che più ti piace per la tu casa devi conoscere quali sono le principali caratteristiche di un pavimento in legno e valutare l’essenza e il formato più adatto.
Scopri qui, in questa guida specifica, tutto sui
pavimenti in legno grazie alle dritte e ai consigli autorevoli dell'architetto.
Cosa devi conoscere sul pavimenti in legno
Che parquet scegliere? Questo è un dilemma che attanaglia praticamente chiunque si appresta a
ristrutturare casa o ad arredarne una nuova.
In effetti, complice anche la vasta gamma di prodotti sul mercato, selezionare in autonomia un pavimento in legno rispetto ad un altro non è così istintivo e immediato.
Chiaramente affidandoti ad un abile progettista tutto sarà più semplice e sarai certamente più sicuro della tua scelta, ma comunque qui potrai scoprire quali sono le variabili da considerare e, ne sono certo, conoscerai tante curiosità che non ti immaginavi nemmeno.
Quindi come
scegliere il parquet ideale?
- Per prima cosa devi aver ben chiaro il progetto nella sua complessità, cioè avere le idee chiare sull'interior design totalitario e in base a questo già farai una bella scrematura sul parquet ad hoc.
- Sarà necessario anche valutare le caratteristiche del parquet perfetto per casa tua, cioè soffermarsi sulle peculiarità delle essenze lignee più adeguate. Ci sono infatti legni che sono perfetti in ambienti umidi o con notevoli sbalzi termici come i bagni o la cucina, altri più idonei ad ambienti secchi e così via. Alcuni parquet hanno un legno più resistente ai camminamenti e al passaggio frequente, altri necessitano di particolari finish, ecc.
- Poi penserai alla tonalità specifica, quella più adatta al tuo pavimento e che, naturalmente, si intoni alle pareti e a tutto il resto delle finiture e degli arredi.
E proprio sui colori del legno ecco qui altri topic e informazioni da comprendere fin da subito.
- Il parquet chiaro, comprende sia i legni dalle essenze chiare, anche grezze, sia quelle bianche: la palette è veramente molto ampia. Scegli queste essenze se vuoi dare ,massima raffinatezza agli spazi, o se stai arredando in stile nordico, e sappi che si tratta di legnami che donano grande luminosità pure alle stanze più piccole e con poche finestre. Tra i parquet chiari migliori citiamo l'abete, il rovere, l'acero, il frassino e il bamboo.
- Il parquet rosso, o brunito, ha di per sé un'allure calda e accogliente, e anche in questo caso le sfumature sono pressoché infinite. Troverai parquet scuri dorati, altri rossastri, alcuni virano pure al violaceo e gli ambienti così arredati avranno un mood esclusivo e iper raffinato, ideale in spazi ammobiliati sia in stile moderno sia vintage. I parquet bruniti diventano protagonisti degli ambienti e le essenze consigliate sono il ciliegio, il teak, l'acacia, l'iroko, il doussié.
- Il parquet scuro, ha nuance veramente raffinatissime e la sua allure è classica per eccellenza. È perfetto in stanze ampie e creare un bel contrasto con pareti o mobili chiari è un evergreen consigliato. Non solo, anche il tono su tono con murature scure è una buona alternativa ed enfatizza le varie sfumature e venature del legno scelto. Tra i parquet scuri da preferire citiamo il wengè, il noce, il mogano e l'eucalipto.
N.B. In generale oggi sono disponibili infinite colorazioni di parquet anche non del tutto naturali. Il legno infatti può essere sottoposto a tinture che conferiscono nuance uniche e anche molto moderne e inusuali, ma preferisci sempre le proposte ecologiche e atossiche che fanno bene alla salute e all'ambiente.
Qualità e origine del legno
L'utilizzo del pavimento in legno è, sempre più, in maggiore ascesa coinvolgendo persino i più tenaci conservatori, decidendo di utilizzarlo oltre che per la zona notte e nel soggiorno, anche in stanze come cucine e bagni, ambienti per molto tempo considerati inadatti perché troppo umidi e maggiormente esposti al rischio di graffi e danni dovuti all'uso quotidiano.
In Italia si apprezzano i prodotti di qualità che avranno necessariamente un prezzo adeguato.
Le aziende italiane di pavimenti in legno sono le migliori nel mondo e possono vantare un livello decisamente più alto; di fronte ad un listone di rovere ad un prezzo super concorrenziale, non bisogna mai dimenticare che anche se molti parquet sono simili nell’aspetto, di fatto hanno una composizione profondamente diversa avendo spesso una scarsa qualità come può ad esempio succedere con prodotti Cinesi o Indonesiani.
Ecco allora che, come garanzia di qualità, è sempre meglio richiedere la scheda tecnica, obbligatoria per legge, che riporta tutte le informazioni relative al pavimento che si acquista.
E' questo un elemento importante che consente di tutelare le scelte del consumatore, che nel nostro Paese è molto attento, se si pensa che quando deve comprare un parquet si rivolge nel 97 per cento dei casi ai rivenditori e solo nel 3 per cento al circuito della grande distribuzione.
Le essenze di legno più utilizzate: quali scegliere
L'essenza in assoluto più utilizzata è il
rovere, una specie molto diffusa in Europa, con un colore giallo dorato e macchie leggermente più scure dovute al tannino.
Si può scegliere di lasciarlo al naturale o, come di moda negli ultimi anni,
pigmentare la superficie del pavimento legno con varie colorazioni come il bianco e nero.
Ma la scelta della tavolozza può essere molto più ampia, in sintonia con lo stile di una casa contemporanea.

Pavimento in Rovere naturale.
Altre
essenze in voga per i pavimenti in legno sono quelle tropicali come ad esempio il
doussiè e l'iroko.
Il primo proviene dalle foreste di Senegal, Angola, Mozambico e Tanzania. È resistente al calpestio, e bene si adatta ad essere utilizzato per luoghi pubblici molto frequentati come uffici, palestre e negozi.
Con una tonalità calda che tende al rosso, è ideale sia per interni classici sia di design.
Sempre dalle terre d’Africa, arriva l’
iroko, dalle sfumature giallo-brune con striature più scure. E' un essenza che ha costi contenuti, è resistente e poco sensibile all’umidità rendendola adatta per l'utilizzo in bagni e cucine.
Infine il
teak è un legno bruno dorato, con venature nere e verdi, che proviene da Asia e Africa, ed è utilizzato soprattutto come rivestimento per i ponti delle barche. Recentemente è stato scoperto anche per gli interni, con un indice di gradimento in continua crescita.
Pavimento in bamboo?
Hai già sentito parlare del parquet in bamboo?
Si tratta di una soluzione relativamente nuova e che piace moltissimo per le qualità stesse del tipo di legname.
È infatti 10 volte più resistente di qualsiasi altra essenza per parquet, ha una colorazione molto gradevole e versatile e il bamboo stesso permette di preservare un ciclo produttivo molto eco-compatibile.
A distinguerlo dagli altri tipi di legno sono soprattutto le venature, molto diverse da quelle delle classiche essenze; il costo è un po' più elevato degli altri legni, ma ne vale la pena.
Meglio il parquet massello o prefinito?
Il parquet massello e quello prefinito sono entrambe soluzioni valide per i tuoi spazi indoor, ma hanno delle differenze sostanziali.
Il parquet massello
Il parquet massello ha blocchi, liste, composte da un unico blocco di legno pieno.
Parliamo di legname nobile grezzo e privo di ogni accorgimento che può migliorarne la stabilità ed è decisamente più pregiato rispetto al parquet lavorato o prefinito.
Utilizzando questo tipo di pavimentazione lignea l'intero immobile acquisterà maggiore valore, inoltre la resistenza è altrettanto elevata e lo si potrà levigare molte volte per ritrovarne al bisogno il naturale splendore.
Pensa che può costare anche 150 euro al metro quadrato, o più, ma al tatto e alla vista risulta subito più esclusivo, anche se lo si consiglia per dimore di un certo valore e che, possibilmente, prevedano un camminamento e un'usura medio bassa.
Il parquet prefinito
Il parquet prefinito, è perfetto per le soluzioni low-budget e per le case moderne che esigono massima praticità, costi contenuti e massima versatilità e resistenza.
Si tratta di un prodotto composto da un solo strato superiore di legno nobile di circa 3-4 millimetri e incollato su altri strati lignei decisamente meno pregiati.
Parliamo infatti di multi-strato che può avere uno spessore variabile tra i 7 e i 15 millimetri circa, inoltre lo trovi in infinite varianti colore e con venature più o meno evidenti.
Il prezzo? Oscilla dai 60 agli 100 euro circa ma con le offerte o i fine serie puoi risparmiare ancora di più.
Lavorazioni e finiture dei parquet
I pavimenti in legno non sono tutti uguali. A contraddistinguerli non sono solo il colore e la composizione legnosa, ma anche la finitura e il trattamento superficiale.
Ecco le principali finiture del legno:
- la levigatura, o lamatura, permette di riportare il legno al suo mood naturale, vengono infatti eliminate macchie, graffi, segni di usura in quanto lo strato superficiale viene rimosso;
- la spazzolatura, fa sì che il parquet diventi più resistente e il procedimento permette di incidere maggiormente le venatura naturali;
- il taglio sega, rende evidente il taglio grezzo della sega e conferisce al legno maggiore resistenza;
- la piallatura, permette al tuo parquet di assumere un mood più vissuto, vengono infatti enfatizzati i nodi, le imperfezioni naturali anche quelle ondulatorie;
- la bisellatura, crea una sorta di mini fuga tra una doga e l'altra infatti gli spigoli vivi vengono smussati.
Chiaramente per comprendere meglio l'aspetto estetico di ogni trattamento devi avere sotto gli occhi le diverse doghe o listelli, ma in generale le superfici più trattate e rese "precise" sono preferibili in
ambienti moderni e minimali, mentre nelle
stanze rustiche o vintage meglio parquet che mostrano i segni del tempo, le loro naturali venature in modo prominente.
Chiaramente se cerchi uno stile eclettico, ma anche etnico, potrai optare per una
superficie più vissuta e giocare con le colorazioni.
Meglio con nodi o senza?
I pavimenti in legno sono meglio con o senza nodi?
La scelta è del tutto soggettiva, ma sappi che per loro natura i legnami hanno dei nodi, si tratta di segni visibili che corrispondono al luogo in cui è nato un ramo successivamente tagliato.
Il parquet con i nodi non è meno pregiato di quello che ne è privo, e viceversa, è un fattore estetico che dà carattere alla superficie e che può piacere o meno.
Segnati le dritte che leggerai di seguito relative ai nodi e alle imperfezioni del legno.
- Va distinto il nodo dal cosiddetto occhio di pernice che è un ispessimento della superficie dovuto all'attacco di un insetto/parassita. Un legno pregiato può averne anche diversi e che variano da un diametro medio di circa 1-3 millimetri e contraddistinguono la naturalità del legname al contrario delle produzioni in laminato o in gres porcellanato.
- Il legno detto grezzone o rusticone è ricco di imperfezioni, anche di vere e proprie spaccature centrali che però andranno stuccate opportunamente. Anche in questo caso non si parla di legno più o meno pregiato in base al numero di segni e irregolarità naturali.
Tornando alla domanda: meglio un parquet con i nodi o senza, dovrai decidere tu, magari col supporto di un abile progettista in base ai tuoi gusti e all'effetto finale che vorrai conferire ai tuoi spazi abitativi o lavorativi.
Pavimento in legno: meglio oliato o verniciato?
Il parquet può essere trattato superficialmente con vernice o dell'olio apposito.
Vediamo nel dettaglio tutti i pro e i contro delle due lavorazioni.
Il parquet verniciato
Il parquet verniciato, è appunto trattato con pitture che lo rendono impermeabile e molto resistente alle sollecitazioni. Se il prodotto utilizzato e le metodologie di stesura sono professionali potrai assicurarti una pavimentazione performante al pari di qualsiasi altra e, tieniti forte, non necessiterà di alcuna manutenzione.
Ti basterà pulire il tuo parquet in modo tradizionale, certo utilizzando prodotti ad hoc, ma comunque senza dover prestare particolari attenzioni.
La superficie verniciata si presenta a scelta opaca o più luminosa e resisterà anche moltissimi anni senza problemi.
Se però il trattamento superficiale dovesse scrostarsi in alcuni punti sarà necessario carteggiare tutta la superficie e ri-distribuire la pittura protettiva dappertutto. Il costo del procedimento potrebbe essere oneroso specie su una superficie di parquet ampia.
Il parquet oliato
Il parquet oliato, invece è sottoposto ad un'oliatura che farà penetrare il prodotto oleoso in tutto lo spessore della doga in legno.
In questo modo il legname è protetto dall'interno e verrà mantenuta la sua naturale traspirabilità, mentre esteticamente potresti notare la superficie come meno lucida rispetto ad un trattamento a vernice.
Al contrario risulterà più materico, naturale e vivo al tatto e anche alla vista, scelta ideale in ambienti rustici o vintage. Sarà comunque necessario
trattare il parquet con l'olio abbastanza di sovente e se si dovesse asciugare in particolare in alcuni punti basterà spazzolarlo e ri-distribuire il prodotto solo lì.
Quando si acquista però un
parquet oliato è bene scegliere solo prodotti di alta qualità che hanno ricevuto abbastanza olio in ogni centimetro e il trattamento deve prevedere più strati di sostanza minerale e vegetale 100% bio-compatibile stesa manualmente.
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Pavimento in legno con riscaldamento: è possibile?
Il parquet va benissimo in casa, sia che tu abbia un riscaldamento di tipo a radiatori sia che tu abbia un
sistema a pavimento.
Si tratta di una scelta sempre vincente che non presenta particolari controindicazioni, se non quella di affidarsi ad un professionista per la posa, ad un'azienda che produca materiale di qualità e ad un
architetto che può aiutarti nella scelta ideale.
N.B. Al fine di poter godere appieno del comfort e della bellezza del tuo pavimento in legno è anche necessario prestare attenzione alla posa, specie se il riscaldamento è a pavimento. In particolare:
- nella prima fase (prima della posa) l'accensione del riscaldamento deve essere graduale e durare circa 4 giorni;
- si partirà con temperature molto alte per poi, pian piano, abbassarle fino ad arrivare al raffreddamento dell'impianto;
- dopo la posa, che va fatta a riscaldamento spento, ci vogliono circa 6 giorni di assestamento e ci sono legni che esigono subito sbalzi termici anche notevoli per aumentare l'equilibrio naturale idrometrico tra massetto e legname.
Anche per i sistemi di raffrescamento a pavimento il procedimento è analogo. E quando invece si parla di condensa superficiale la sua formazione potrebbe esser dovuta alla mancanza di un sistema di termoregolazione e di deumidificatore abbinato per ogni ambiente.
Quale parquet abbinare al riscaldamento a pavimento?
Abbiamo appena detto che il parquet può benissimo convivere con il riscaldamento a pavimento, ma ci sono essenze da preferire.
Per esempio ti suggerisco:
- il noce;
- il rovere;
- il teak;
- l'iroko;
- il doussié.
Inoltre prediligi parquet:
- prefinito a 3 strati perché il legno più stabile e meno soggetto alla dilatazione termica, qualità imprescindibile se hai un riscaldamento a pavimento;
- scegli il parquet assieme al tuo progettista e fatti spiegare bene i pro e i contro delle essenze che preferisci;
- prediligi parquet di alta qualità e che siano pure ecologici.
Per quanto riguarda i tagli, quelli di piccole dimensioni come il mosaico sono quasi completamente scomparsi, mentre trionfano i listoni grandi posati a correre, spesso di larghezze variabili.
Le misure vanno dagli 80 ai 200 centimetri con larghezze dai dieci ai ventiquattro centimetri e oltre. Per superfici molto grandi si possono utilizzare listoni di lunghezze fino ai tre metri.
Una delle lavorazioni per i pavimenti in legno più apprezzata è quella tipo antico, vero o imitato (cosiddetto legno con effetto “anticato”), che bene contrasta con
arredi minimali e di design.
Un trend che ha spinto molti artigiani e aziende a recuperare il legno in ville, cascine e palazzi d’epoca per poi lavorarlo con nuovi disegni, più adatti ad uno stile contemporaneo.
Piace moltissimo anche il rovinato con classe, un effetto vintage ottenuto con la
spazzolatura o con il decapaggio. Questi effetti sono in grado di esaltare la venatura del legno e conferirgli quell’aspetto un po’ usurato con la possibilità di essere sbiancato, con pennellate di vernice bianca, che da al pavimento in legno quel tono
shabby chic che tanto piace.
Insomma, la tendenza oggi è di realizzare pavimenti in legno mossi a livello cromatico, invece di quelle superfici omogenee dall’aria vagamente plasticata che andavano per la maggiore anni fa.
Per conferire al legno un aspetto naturale, è più adatto utilizzare una finitura a olio o ad acqua, piuttosto che ricorrere alle vernici poliuretaniche che richiedono, come loro pregio, una manutenzione inferiore.
Schemi di posa del pavimento in legno
Il tuo pavimento in legno non andrà scelto solo in base a parametri quali il colore, l'essenza, la finitura, ma devi selezionare anche il tipo di posa più adeguato.
Anche in questo caso un abile progettista potrà fare la differenza, ma ecco quali sono le tipologie di posa che potrai dover valutare in prima persona.
I parquet posati parallelamente sono visivamente semplici, ogni doga infatti è posata accanto all'altra.
Ci sono però diverse tipologie di posa parallela, ad esempio quella a cassero regolare con i listelli che risultano sfalsati tra loro e creano un dinamismo ordinato e pur sempre minimale.
E poi c'è la posa a correre, o a tolda di nave, che prevede l'accostamento dei listelli sfalsati e in modo irregolare.
I parquet posati in modo spinato, detti anche a spina di pesce, si cauterizzano per i listelli sistemati ad L tra loro e ci sono 3 diverse varianti.
- la posa all'italiana con doghe incastrate tra loro con angolo di 90°;
- la posa alla francese con listelli incastrati gli uni con gli altri con angolo di 45°, posati in modo simmetrico e con una lavorazione apposita alla testa del listello;
- la posa alla ungherese che prevede lo stesso procedimento di quella francese ma l'angolo tra i listelli è di 30°.
Di seguito un focus sulle tipologia di posa del parquet consigliate e più belle.
Parquet a correre
Nel parquet a correre i listoni si rincorrono proprio l'un l'altro ma restando affiancati e proprio questo schema di posa è tra i preferiti di chi prediligi un mood semplice e ordinato.
Un altro schema a correre, ma diverso da questo, è quello del parquet a tolda di nave e a cassero.
Come spiegano esaustivamente anche i loro nomi si tratta di pose che richiamano la pavimentazione delle navi storiche e grandiose come i galeoni e i velieri; qui i listelli erano sfalsati e paralleli.
Parquet a spina italiana
Il parquet a spina italiana, detto pure a spina classica o tradizionale, è tra i più semplici da realizzare.
Si accostano i listelli perpendicolarmente incastrando la loro testa all'estremità del fianco dell'altra doga e sfruttando un angolo di 90°.
Anche questo schema è preferito da chi desidera un ambiente ordinato e minimale, semplice.
Parquet a spina ungherese o francese
Il parquet posato a spina di pesce ungherese o francese è iper raffinato e si rifà alla tradizione delle vecchie regge dell'impero Asburgico del centro Europa.
In particolare:
- la posa a spina francese esige un passaggio ulteriore rispetto a quella italiana, vien infatti le teste dei listelli hanno angolo di 45° e in generale si tratta di scelte più costose proprio dovute alla lavorazione aggiuntiva;
- la posa a spina ungherese ha una lavorazione analoga alle teste dei listelli, in questo caso l'angolo però è di 30-60° e visivamente l'effetto estetico è più dolce, morbido rispetto alle altre due pose sopra descritte.
Per capire meglio le differenze visive e comprendere se nel tuo ambiente siano adeguate le pose suggerite dal progettista, o dall'azienda di parquet, chiedi di poter avere un
render foto-realistico.
Questo elaborazione grafica digitale ti permetterà di avere un'anteprima, appunto realistica, di come risulteranno i tuoi spazi con le finiture scelte.
Parquet a "cassettoni"
Infine, la posa con schema a cassettoni prevede l'utilizzo di moduli lignei precostruiti.
Si tratta di listelli assemblati tra loro a formare un quadrato più o meno ampio. In generale si parla di un modulo abbastanza generoso a livello spaziale e che può andare a formare geometrie anche molto complesse visivamente ma che daranno grande carattere, e pregio, agli ambienti indoor.
N.B. Mediante le varie tipologie di posa del parquet potrai dare vita anche a pavimentazioni del tutto uniche e personalizzate abbinando più schemi, magari creando rosoni o forme a piacere. Chiaramente se adotterai pose arzigogolate sarà meglio rendere l'interior design sobrio e minimale perché il pavimento sarà già protagonista con al sua trama ipnotica.
Meglio la posa flottante o incollata?
Si parla molto di posa flottante negli ultimi anni ed è sicuramente una soluzione che puoi considerare, specie se non vuoi eliminare la pavimentazione esistente.
Il parquet così posato potrà anche essere tolto facilmente e in poco tempo perché di fatto è solo appoggiato ad un materassino che divide i listelli nuovi dal vecchio pavimento o al sottofondo.
Le doghe sono incollate, o incastrate, tra loro solo sui fianchi ma in fatto di stabilità c'è chi storce il naso. Infatti già camminandoci sopra, specie se il lavoro non è stato accurato o se la stanza subisce numerosi sbalzi termici e sollecitazioni, si ha la sensazione di galleggiamento, di un piano non del tutto fermo.
Quindi meglio il parquet flottante o incollato?
Certamente incollando i listelli, posandoli nel modo più classico, godrai di ottima stabilità e non sarà necessario intervenire in tal senso negli anni a venire.
Il pavimento in legno farà corpo unico con il massetto cementizio, inoltre permette di godere di un più amplificato effetto insonorizzante e anche i singoli listelli saranno meglio conservati.
Se hai il riscaldamento a pavimento il parquet incollato è la scelta migliore.
Il parquet in bagno e in cucina si può usare?
Il parquet in bagno e in cucina è oggi una scelta vincente, soprattutto se nell'intera abitazione si è scelto questo tipo di rivestimento.
Dare omogeneità, continuità e
armonia visiva accentua anche il calore e lo
stile della casa aumentandone pure il valore immobiliare nel caso di opti per un parquet pregiato.
È vero che la cucina e il bagno sono di per sé stanze difficili, soggette cioè a sbalzi termici continui e maggiore usura, ma oggi i
pavimenti in legno sono trattati in modo specifico che non temono nulla, nemmeno l'umidità.
Il consiglio in più: ti suggerisce di non bagnare troppo il parquet sia durante le pulizie sia durante l'utilizzo. In bagno e in cucina meglio adoperare dei tappetini assorbenti ad esempio da porre nella zona lavello o dove hai il lavabo, la vasca e la doccia.
Costo pavimento in legno
Il costo del parquet dipende da differenti variabili, come:
- il tipo di legno, la sua essenza, la sua lavorazione e anche il brand;
- la dimensione della doga;
- il tipo di posa;
- la finitura superficiale;
- la metratura da ricoprire.
In via generica possiamo affermare che un buon parquet non ti costerà meno di 70 euro al metro quadrato e la posa non meno di 25-30 euro al metro quadro.
Nel capitolo successivo ti propongo alcune alternative al legno decisamente più economiche.
Imitazioni pavimento in legno: laminato, gres e pvc
Sicuramente il pavimento in legno è tra le soluzioni più naturali in assoluto e ha un pregio e un'allure inimitabile.
Se però ti piace solo il mood del legno ma cerchi qualcosa di più pratico e meno costoso allora opta per il gres porcellanato e il pvc che ne imitano lo stile.
Sì, ci sono questi materiali che riescono a replicare l'estetica del legno, del parquet, ma garantendoti massima resistenza e manutenzione decisamente inferiore. Specie in cucina, in bagno, nelle stanze molto utilizzate il gres è l'ideale perché si pulisce in fretta, non si macchia, è iper resistente e non risente dell'usura, dell'irraggiamento, dello scolorimento.
Ecco altre specifiche sui materiali alternativi al parquet.
- Il laminato, ricorda il legno ma non è parquet anche se gli assomiglia parecchio; è composto da diverse fibre legnose sulle quali è incollato un film protettivo e si presenta in listelli, doghe;
- il gres, è una piastrella ceramica disponibile in listelli delle dimensioni simili a quelle del parquet e che imita l'allure di questo; trasmette meno calore già visivamente e di fatto è un materiale stampato ma performante;
- Il pvc, è un materiale plastico oggi rivisitato e migliorato, trasformato in LVT che ricorda ancora di più il parquet visivamente.
Come pulire il pavimento in legno
Per pulire il parquet devi provvedere con cognizione, seguendo attentamente i consigli specifici del tuo posatore di fiducia.
In generale ecco come fare:
- utilizza prodotti specifici ma consigliati dal professionista;
- non esagerare con le pulizie, fallo solo quando necessario;
- ogni 3-4 giorni procedi ad una pulitura ordinaria con panno umido, pulito ovviamente, e detergente delicato suggerito dal posatore;
- usa poca acqua e non lasciare bagnata la superficie del parquet;
- evita vaporetti, vaporelle, prodotti con candeggina, sgrassanti, cere e similari;
- via libera all'uso dell'aspirapolvere;
- secondo le dritte del tuo posatore annualmente, oppure ogni 2-3 anni, procedi alla manutenzione professionale se necessario.
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.