Nel living lampada da terra Fortuny di Pallucco e poltroncine Beverly di B&B Italia
Sul piano in cemento, a lato del camino, Rossetti di Giorgio Laveri.
Nel soggiorno a doppia altezza, la canna fumaria del camino attraversa il soppalco fino al tetto.
La parete in mattoni a vista fa da sfondo al camino nero realizzato su disegno.
In primo piano tavolino di Gae Aulenti per FontanaArte, a terra tappeto Sitap.
Lo spazio pranzo con tavolo di Carlo Scarpa e Panton Chair di Vitra; lampadario degli anni ‘70.
Protagonista della casa è il camino con la canna fumaria nera che prosegue, attraversando il soppalco, fino al tetto.
Setti a tutta altezza filtrano il passaggio dal soggiorno alla cucina.
In cucina tavolo Multiplo abbinato a sedie Piuma tutto Kartell
L’elemento a “C” in resina nera contiene la parte operativa della cucina.
Oltre ai setti si intravede scala in resina bianca e la sedia Fiammetta di Creazioni.
Arredano l'ingresso divano dall'anima pop, Bocca di Gufram, e manifesto degli anni '50.
La scala in resina bianca conduce al soppalco; faretti Viabizzuno incassati a pavimento.
Dal soggiorno, attraverso una scala in resina bianca, si accede alla zona notte, riservata a due camere da letto e due bagni.
Il soppalco affaccia sul soggiorno; il tetto restaurato è composto da travi in legno e tavelle in cotto.
In primo piano sul tappeto di Sitap poltrona a dondolo Stingray di Fredericia e palla Technogym.
Oltre le vetrate, locandine cinematografiche originali da collezione.
Di fronte al letto, le porte scorrevoli socchiuse fanno intravedere la cabina armadio.
Quattro gradini, con segna passo M1 di Viabizzuno, collegano la camera padronale al bagno.
In bagno pareti rivestite in resina bianca, rubinetteria in acciaio satinato Antonio Lupi.
Gli esterni conservano i grandi archi, tipici delle barchesse, tamponati con le vetrate scorrevoli.
Attraverso la grande vetrata si intravede il soggiorno a doppia altezza.
In primo piano sedie dorate Masters di Kartell sullo sfondo le vecchie aperture ad arco ristrutturate.
Si è mantenuto ciò che era possibile mantenere, l'involucro anzitutto, limitandoci a sanare le strutture e a ripristinare il tetto in tavelle. Anche le superfici in mattoni a vista sono state recuperate e, ove necessario, integrate con materiali di recupero.