Tavolo Big Table di Bonaldo
20/05/2020 -
Big Table di Bonaldo è uno dei tavoli più iconici del mondo del design moderno, ancora oggi simbolo di contemporaneità ed eleganza. Ciò che lo rende unico sono le gambe in acciaio tagliato a laser e verniciato opaco o lucido declinato in numerose combinazioni di colori.
Il design di Big Table di Bonaldo
Il suggestivo ed iconico tavolo Big Table di
Bonaldo ha una struttura importante e vistosa e le sue gambe che si intersecano sono intramontabili; ad oggi disponibile nelle più differenti finiture e materiali. Il lungo piano d'appoggio è rettangolare, fisso o allungabile. Lo si trova soprattutto laccato, in versione matt, in legno dalle essenze più varie e anche in cristallo o ceramica.
Big Table di Bonaldo è anche
disponibile in differenti misure così che chiunque possa inserirlo in casa o negli ambienti commerciali più vari creando scenografie inimitabili e sontuose ma evergreen. Questo tavolo infatti è versatile e sinonimo di modernità, perfettamente personalizzabile grazie pure agli abbinamenti con sedute altrettanto iconiche e di design.

Gli abbinamenti di design
Il Big Table di Bonaldo,
prodotto nel 2009 dallo stesso brand Bonaldo e dal designer
Alain Gilles, nasce da un'idea anticonformista ed i topic sono le forme geometriche e le gambe che si intersecano creando un gioco di pieni e vuoti che cambia in base all'angolazione.
Questo arredo saprà sicuramente rubare la scena ad un qualsiasi altro mobile, ma lo si potrà anche ben abbinare ad altrettanti elementi di design, come le sedute. Tra gli abbinamenti ad hoc quelli con le sedie Lias, Filly o Rest per un mood più sobrio, mentre per accentuare le geometrie del tavolo sono ideali i modelli Venere o Poly, sempre di Bonaldo.
Filippo Coltro
Architetto e interior designer sono specializzato nella progettazione d'interni di residenze private.
Ho firmato progetti in tutto il mondo, da Hong Kong a Milano, da Padova a Venezia, tutti contraddistinti da una progettualità ricercata, attenta al particolare e alla tradizione, che sa coniugare il gusto della memoria estetica con quello della contemporaneità.